Programma NUTRA-SCIENZA: Biodiversita e Ricerca Nutraceutica

Programma NUTRA-SCIENZA : Biodiversita e Ricerca Nutraceutica

Paolo Manzelli <egocreanet2012@gmail.com>  16/MAGGIO/2013; C/o Incubatore (IUF) Universita di Firenze

Una nuova sfida della ricerca e’ orientata nel modificare i criteri di miglioramento genetico delle varieta’ di frumento al fine di favorire il recupero della qualita’ nutritiva di specie antiche di frumento  ed in particolare  finalizzata per contrastare l’ aumento di “sensibilita ed intolleranza al glutine” che e in continuo aumento nella popolazione.

La necessita’ contemporanea di  dare sviluppo alla biodiversita  della produzione del grano e dei cereali  contrasta nettamente con i precedenti criteri di miglioramento varietale delle specie  di frumento .                              La qualita della produzione e infatti stata in precedenza vista nella logica della produzione quantitativa del processo di industrializzazione agro-industriale ; pertanto tale atteggiamento ha sacrificato la biodiversita’ in funzione della uniformita’ genetica della produzione in seguito ad una valutazione a fini commerciali  del grano. Una maggiore uniformità genetica delle varietà del frumento ha  comportato  la ricerca di una maggiore selezione di singole specie , tale che fosse vantaggiosa per lo svolgimento delle pratiche agricole, sempre piu’ meccanizzate. Semi e piante uniformi agevolano infatti la meccanizzazione di operazioni come la semina e la raccolta che vanno in sincronia con la applicazione meccanica di diserbanti, pesticidi e fertilizzanti.

Pertanto i criteri di selezione genetica sono stati  ottenuti, nel secolo scorso, tramite incroci orientati ad  ottenere nuove varieta’ di frumento per la panificazione ed hanno avuto il culmine nella produzione del grano duro (1974) ottenuto mediante la mutagenesi  per  irrorazione di raggi X sul grano tenero, cio’ proprio per avere una alta concentrazione di glutine e migliorarne la pastificazione delle farine cosi che la evoluzione indotta delle granaglie e’ stata sistematicamente  orientata da criteri industriali e commerciali che hanno preferito avere disponibilita  di  produzioni agricole di grano quantitativamente omogenee , con caratteristiche geneticamente uniformi, determinando di conseguenza una erosione sistematica della naturale biodiversita delle specie di frumento.

Diversi sono oggi i criteri della ” Ricerca Nutraceutica ” per la quale la biodiversita non e’ piu’ solo intesa come salvaguardia e collezione del germoplasma di specie antiche di frumento in via di estinzione, ma viene ri-orientata  allo scopo di valorizzarne la bio-diversificazione genetica in funzione della  qualita’ nutrizionale dei frumenti.  Tale rinnovato orizzonte della ricerca e della innovazione Agro-alimentare contemporanea, si predispone a favorire un nuovo atteggiamento culturale e scientifico  della produzione agricola e della trasformazione del frumento , favorendo la crescita della disponibilita sul mercato di una elevata  differenziazione di partite di grani , aventi caratteristiche nutraceutiche non piu uniformi,  proprio per dare una efficace risposta alle varie esigenze di attuare un rapporto ottimale tra alimentazione e salute

Pertanto nell’ ambito di una netta inversione di tendenza  con i criteri che hanno condotto ad un indiscriminato aumento quantitativo della sola produttività industriale delle granaglie un importante contributo al miglioramento genetico della biodiversita dei frumenti,  viene oggi finalizzato al miglioramento della qualità nutraceutica  per tramite il recupero  del valore nutritivo delle  vecchie specie locali non più coltivate proprio in quanto,  sino ad ora, queste sono state poco utilizzate nei programmi di ricerca per il miglioramento della biodiversita genetica dei frumenti. Inoltre la nuova impostazione di ricerca/innovazione  Agro-Alimentare riconosce la importanza del fatto che alla eccessiva uniformità delle specie di grano ,che ha condotto alla erosione genetica ,sono associati  aspetti negativi, soprattutto per quanto riguarda l’impatto che ha l’ attacco di agenti patogeni sulle monoculture; al contrario la biodiversita della coltivazione di varie tipologie di cereali salvaguardia naturalmente le varie specie dagli attacchi epidemici  da parte dei vari patogeni .

Per tali ragioni un lavoro accurato di esplorazione e di ricerca ed innovazione sui nuovi criteri di miglioramento della biodiversita genetica del frumento, al fine di valorizzarne  le proprieta Nutraceutiche , particolarmente utili in particolare nel contrastare l’ aumento della “sensibilita al glutine”,  e’ stato recentemente  impostato e sviluppato dal Prof Stefano Benedettelli e dal suo staff di ricerca della facolta’ di Agraria della Universita di Firenze ,  anche al fine di evitare l’ utilizzazione intensiva di pesticidi e fertilizzanti e migliorare la produzione di tipo biologico e e la salvaguardia dell’ ambiente in relazione ai prodotti derivati dal frumento.

Da tale ricerca  sulla valorizzazione della Biodiversita  in funzione del miglioramento Nutraceutico delle specie antiche di grano nasce così il cosiddetto fenomeno di “cambiamento dei criteri di selezione varietale del grano” che innesca un ampio orizzonte  di innovazione delle produzione agricola del frumento , per il fatto che  le nuove varietà richiedono tecniche agronomiche più avanzate rispettose di criteri di eco-economia, che sono conseguenti  alla  ricerca di migliori varietà, biologiche/ nutrizionali  in un processo ciclico che porta ad un continuo e progressivo aumento della bio-diversita delle colture direttamente funzionale ad una più alta qualita nutrizionale della produzione agricola di sementi e della loro trasformazione in alimenti ad alto valore per la salute.

In conclusione nel nuovo orizzonte  dello sviluppo della “bio-economia” il valore qualitativo nutraceutico degli alimenti è inevitabilmente legato alla ricerca salutistica di sostanze con alto valore nutrizionale contenenti  cioe’ molecole bio-attive  quali . anti-ossidanti , vitamine, microelementi ed acidi grassi essenziali …ecc  che include la  capacità di preservare questi composti ad elevato valore nutraceutico  nelle loro varie trasformazioni dal campo alla tavola.

La ricerca del Programma NUTRA-SCIENZA pertanto mira a promuovere sostenere le ricerche e le innovazioni finalizzate ad identificare la “qualita -nutraceutica” degli alimenti per una strategia di sviluppo del benessere e dell’ invecchiamento attivo della popolazione, cosi come e’ richiesta dal programma Europeo HORIZON 2020.  Pertanto il programma NUTRA-SCIENZA si impegna a sostenere la disseminazione e promozione della  Ricerca innovativa del Prof Benedettelli , (che attualmente coordina un gruppo multidisciplinare di ricercatori delle Universita di Firenze,Pisa e Siena) , stimolando l’ Impresa ed i cittadini a comprendere e sostenere un progetto importante di innovazione culturale e scientifica, che nel suo complesso richiede di  innovare e condividere ricerca e i processi di trasformazione. L’ obiettivo finale di tale programmazione sara’ quello di  creare  nuovi prodotti a base di cereali di elevata sicurezza e qualita’ nutritiva, tali  che rendano sostenibile la produzione agricola futura,  basata sullo sviluppo della bio-economia per un miglioramento fondante una prospettiva benessere psico-fisico e di elevata qualita delle vita  tale che conduca nel medio e lungo periodo ( tra il 2014-2020) a un netto risparmio delle spese medico sanitarie che stanno divenendo sempre piu insostenibili.

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